Enzo Santilli
Università di Torino
Questo articolo è rivolto prevalentemente alle studentesse e agli studenti che si accingono a sostenere (o risostenere, o ririsostenere, o ririririrririririririsostenere) l’esame di linguistica generale, ma bisogna fare una piccola premessa. Nelle università italiane esistono moltissimi corsi che hanno a che fare con le scienze del linguaggio (per citarne solo alcuni: psicolinguistica, glottodidattica, sociolinguistica, linguistica italiana, storia della lingua). Tutte discipline figlie, sorelle, parenti o amiche della linguistica generale. Tuttavia, dato che l’esame di linguistica generale sarà probabilmente il primo che dovrai affrontare, ci focalizzeremo prevalentemente su quello, ma con il seguente caveat: anche se l’hai superato, sappi che non è finita [dramatic music in background].
La più umana fra le scienze, la più scientifica fra le arti
Ah! La linguistica generale. Croce e delizia (più croce che delizia) di chiunque affronti un percorso universitario di stampo umanistico. Sopravviverle è difficile, ma non impossibile. Proviamo a capire come.
Indipendentemente da quali saranno le tue scelte di vita future, fra dieci anni ricorderai l’esame di linguistica generale come quello per il quale avrai versato più sudore, lacrime e sangue. Per aiutarti a versare la minor quantità di fluidi possibile, ecco dunque 5 punti da tenere a mente per avvicinarti con successo a quella che potremmo definire la più umana fra le scienze, la più scientifica fra le arti (pensavo di aver partorito in autonomia un aforisma ispirato, ma ho poi scoperto che negli anni Settanta il bioeticista Edmund Pellegrino definiva la medicina come “la più umana delle scienze, la più empirica delle arti e la più scientifica delle humanities”. Sob.).
1. Non sei più alle superiori
Hai finito le superiori (yay!) e ora sei all’università. La prima cosa che devi fare è settare il cervello su nuove frequenze.
L’università non è più difficile del liceo, ma va affrontata con la maturità intellettuale di cui adesso disponi (dato che hai appunto superato da poco una cosa che si chiama esame-di-maturità). Quindi, step one: individua un metodo di studio che ti avvicini a pensare come uno scienziato, come un linguista, ovvero analiticamente.
Nessuno te lo insegnerà, ma se ti applichi lo imparerai in autonomia. E più ti applicherai, prima lo imparerai; e prima lo imparerai, più agevole sarà il tuo percorso di studi. Perché nessuno nasce tonto, ma nessuno può permettersi di rimanere pigro.
2. Tante parole nuove, che ti piaccia o meno
Probabilmente, quello di linguistica generale sarà il primo corso a introdurre nel tuo vocabolario un numero importante di parole nuove che prima non conoscevi. Parole che ti verrà richiesto di sapere, perché stai imparando come funziona una scienza, e le scienze amano follemente creare i propri vocabolari. Ti pare che non lo avrebbe fatto quella che, fra le varie cose, studia proprio le parole?
Ma avere a che fare con un linguaggio tecnico e settoriale non è la fine del mondo, e se proprio la materia non ti piace e tutto ciò che desideri è superare l’esame anche a costo di strappare una risicata sufficienza contando su un colpo di fortuna, su una X messa per caso sulla casella giusta o sulla pietà del docente, eccoti un suggerimento magari un po’ diseducativo ma funzionale al superamento dell’esame: studia a memoria.
D’altronde qui parliamo di “come sopravvivere all’esame di linguistica generale”, e se ciò che a te interessa è la mera sopravvivenza, tanto vale usare ogni mezzo possibile (ma legale! Vedi il punto 4).
3. A me mi si può dire
Anche se Word 2016 non sembra essere d’accordo: mi sottolinea la sequenza in blu e mi suggerisce di “usare correttamente i pronomi clitici”. Word 2016 non ha letto, fra le altre cose, la bella scheda della Crusca a riguardo.
Cosa ci insegna questo? Innanzitutto, che capire la linguistica vuol dire avere una mente più aperta rispetto a quello che è uno dei più potenti strumenti di cui l’essere umano dispone, quello che più di tanti altri ci differenzia dagli animali: la facoltà di linguaggio nelle sue possibili realizzazioni, che sono le lingue. Comprenderne il funzionamento e l’evoluzione, accettarne la ricchezza, la variabilità e la diversità, significa intraprendere un percorso che ti aiuterà ad acquisire una maggiore consapevolezza e ad allargare i tuoi orizzonti. Un bravo linguista deve essere prima di tutto un bravo umanista, e un bravo umanista deve essere prima di tutto una brava persona. Altrimenti deve fare un altro mestiere.
La linguistica non farà di te un Grammar Nazi. Il Grammar Nazi quando si imbatte in un errore altrui al massimo può colmare aride esigenze puriste; il linguista è grato perché ne può estrarre dati che aiuteranno a dare una spiegazione più precisa della lingua, dei parlanti e, in ultima analisi, del genere umano.
4. “Solo ciò che con te porterai”
Così rispondeva Yoda alla domanda “cosa c’è lì dentro?” di Luke Skywalker, mentre l’eroe dell’unicatrilogiadistarwarschevalgalapenaguardare si addentrava nelle minacciose foreste di Dagobah. Yoda era una grande maestro, che sapeva dare con pochissime parole (e con frasi costruite, tra l’altro, con una sintassi particolarissima e molto lontana da quella delle lingue reali) tutte le risposte di cui il giovane padawan aveva bisogno. E quindi “solo ciò che con te porterai” (vedi punto 5) è anche quello che ti serve per superare l’esame di linguistica generale. Ma con la dovuta precisazione che “porterai” va inteso in senso metaforico. Esatto, dico a te. Tu che ti stavi preparando i pizzini. Non si fa. Ehi! Non si fa! Òcio nèh.
Proviamo dunque a riassumere anche noi, yodescamente, quanto detto finora:
- L’esame di linguistica generale è difficile: fattene una ragione.
- Lo è perché ti chiede di familiarizzare con teorie e pratiche di una scienza a tutti gli effetti, e con la relativa terminologia.
- Tuttavia, superato l’esame sarai una persona nuova, più democratica, più aperta mentalmente, migliore.
“Ma insomma”, potrebbe domandarsi chi è arrivato qui nella speranza di trovare la formula magica per superare l’esame di linguistica generale salvo scoprire che tale formula non esiste (ups!), “io che devo fare per superare st’esame?”.
La regola d’oro… no, non basta; la regola di platino… no, no, serve di più; LA REGOLA DI RODIO è:
5. Studia, pare funzioni
Perché alla fine della fiera, il problema dei problemi per quel che riguarda l’esame di linguistica è solo uno: alla categoria dello studente medio non va di studiare. Se non rientri in tale categoria, ti farà piacere sapere che la linguistica fa molta selezione fra meritevoli e arrivisti.
È una materia che non ti permette di improvvisare, vuole il tuo tempo e in cambio ti dà la soddisfazione personale di essere riuscito laddove molti falliscono, o riescono con mediocrità. Seguire le lezioni e fare gli esercizi è quanto di più banale ti si possa chiedere, e quanto di più giusto tu debba fare.
Conclusioni
L’esame di linguistica generale è tosto ma giusto, e ti permette fin da subito di capire che tipo di studente sarai.
Con le sue molteplici anime, questa disciplina ti formerà come studente e come individuo, perché non ti chiederà di acquisire semplicemente 6, 9 o 12 CFU, ma di farlo accettando che non tutto nel mondo è dato per scontato. Un’impresa possibile solo buttando il cuore oltre l’ostacolo.
Per approfondire
Alcune letture potrebbero tornare utili a chi vuole saperne di più.
- Chi è completamente digiuno di linguistica e cerca una lettura for dummies (ma certamente curata, precisa e affidabile) apprezzerà i contenuti di Tutto ciò che hai sempre voluto sapere sul linguaggio e sulle lingue, a cura di Nicola Grandi e Francesca Masini.
- Sulle peculiarità dei linguaggi settoriali e delle lingue speciali si vedano i capitoli 5 e 6 del Manuale di linguistica italiana di Luca Serianni e Giuseppe Antonelli.
- A me mi: è una forma corretta? Scheda nella sezione della consulenza linguistica sul sito dell’Accademia della Crusca.
- Stralci illuminanti di letteratura su come comportarsi rispetto alla scrittura, alla scienza e all’università in generale si trovano in Come si fa una tesi di laurea di Umberto Eco. Come si evince dal titolo, è un testo che andrebbe affrontato a ridosso della stesura della tesi di laurea, ma in qualsiasi momento vale la pena consultare i capitoli sull’umiltà (IV.2.4.) e l’orgoglio scientifico (V.6.).
- In aggiunta al manuale consigliato dai tuoi docenti, un testo spesso consigliato per prepararsi all’esame di linguistica generale è Linguistica generale: esercitazioni e autoverifica di Silvia Luraghi e Anna M. Thornton.
1 Commento
Virginia Volterra 24 Ottobre, 2020
Un consiglio da chi ha sostenuto esami di linguistica più di 50 anni fa…. che non sa se questo consiglio valga ancora. Informati bene sulla teoria linguistica scelta e seguita da chi ti esamina e tienine conto in modo da esporre in maniera estremamente positiva la teoria seguita dal docente e in maniera terribilmente critica quella opposta ..
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