La linguistica è una disciplina per lo più sconosciuta al grande pubblico. Per questo motivo, è spesso soggetta a fraintendimenti. Il linguista è infatti abituato ad essere scambiato per un poliglotta (no, un linguista non è una persona che sa molte lingue), per un Grammar Nazi (no, al linguista non interessa correggere i vostri errori) o per un purista della lingua (no, il linguista non decide cosa è ‘giusto’ o ‘sbagliato’).
Lo scopo del lavoro del linguista è capire come funzionano le lingue del mondo e, attraverso esse, il linguaggio umano, cioè quella capacità innata che si intreccia alla nostra capacità di pensiero e che ci permette di sviluppare questi sistemi di comunicazione potentissimi. Uno scopo conoscitivo ed esplicativo, quindi, non prescrittivo, perseguito con metodi scientifici e adeguati ‘strumenti del mestiere’ che cercheremo man mano di illustrare.
La linguistica, inoltre, ha una forte utilità sociale: oltre a renderci più consapevoli del reale funzionamento di quello strumento complesso (e che troppo spesso diamo per scontato) che chiamiamo ‘lingua’, rappresenta una porta d’accesso privilegiata per avvicinarsi alla diversità culturale, per superare pericolosi pregiudizi, per elaborare politiche consapevoli, per migliorare il trattamento delle patologie del linguaggio, e molto altro.
In questa rubrica parleremo delle aree di interesse della linguistica (Ambiti), di studi, scoperte e progetti in corso (Ricerche), dei prodotti tangibili realizzati dai linguisti (o con la loro collaborazione) e di quelli usati nelle loro ricerche (Strumenti).